martedì 18 agosto 2009

Il Partito Fluido: il nostro futuro

L'Udc si avvicina a grandi passi, ormai, agli Stati Generali del Centro del 11 settembre. Confesso che sono soddisfatto della scelta di aver scelto questo nome per la nostra festa annuale, perchè mi permette di fare qualche osservazione sulla futura organizzazione del nostro partito. E' risaputo che fino ad oggi l'Udc ha sempre scelto un'impostazione romanocentrica per le scelte elettorali e sono sicuro che tutti siamo d'accordo nel considerarlo un pessimo errore. Il nuovo Partito della Nazione dovrà attuare, secondo me, un'organizzazione più federale e autonomistica, un po' alla spagnola per intenderci. Per farlo bisognerà, però, garantire a coloro che vorrano unirsi a noi, che non saranno inglobati o annessi, ma potranno conservare un buon margine d'autonomia. Dovremo essere un partito aperto ai contributi esterni, che potranno venire da fondazioni o da lobbies (nel senso buono del termine). Un partito che riconosca nel proprio statuto il ruolo fondamentale e insostituibile di associazioni e organizzazioni, e che sappia valorizzarne la funzione. Potremmo già cominciare. Trasformando i nostri gruppi parlamentari, aprendoli alle componenti dei gruppi misti e modificando il nostro nome da subito in "Udc-Moderati-Verso il Partito della Nazione". Dando una sommaria occhiata alla composizione della Camera dei Deputati, infatti, ci si accorge che ci sono almeno 5 potenziali deputati che potremmo accogliere: il gruppo centrista Liberaldemocratico e gli onorevoli Lorenzo Ria e Americo Porfida. Basterebbe offrire loro delle garanzie serie e la sicurezza di non fare solo numero. In questo modo non solo aumenteremmo la nostra consistenza, ma potremmo ambire veramente a creare un nuovo contenitore, riuscendo a pescare dove normalmente non riusciamo ad arrivare. Il discorso dei contributi da parte delle associazioni è più complesso, perchè si scontra con la questione tesseramento. La mia proposta è quella di costituire a livello nazionale una "Assemblea Nazionale delle Fondazioni Centriste", che operebbe in modo consultivo e propositivo nei confronti del Partito; inoltre si potrebbe garantire a questa Assemblea una tessera speciale per poter partecipare ai Congressi Nazionali e a quelli locali. Mica male, no? In questo modo non resteremmo un partito monolite, dominato dai Signori delle Tessere, e non ci ridurremmo a un partito liquido come il Pdl. Saremmo un partito fluido, capace di coniugare tesserati e non, militanti e simpatizzanti. Inoltre con un'organizzazione federale garantiremmo una maggiore libertà d'azione e potremo evitare episodi spiacevoli come quello accaduto a Milano un paio di mesi fa. Le mie sono solo idee, idee che spero siano (almeno) ascoltate.

Nessun commento:

Posta un commento