Una sentenza vergognosa quella promulgata dalla Corte Europea. Ancora una volta gli sbracati laicisti hanno dimostrato la propria pavidità, la paura del riconoscimento della validità e della funzione sociale che la nostra religione cristiana e cattolica ha avuto nella storia del Continente. Dice bene Casini, che considera la sentenza terribile e da aborrire e ha fatto benissimo il Ministro Gelmini a presentare ricorso da parte del Governo. Perché in questo modo, in un nome di un laicismo anticlericalista, si è disposti a cancellare una parte fondamentale di sé e della propria cultura. Che dir se ne voglia. Nessuno si ricorda di Carlo Magno e del fatto di come il cristianesimo sia stato un punto di aggregazione e di coagulamento? Nessuno si ricorda nemmeno di Palmiro Togliatti e della sua approvazione all'articolo della Costituzione che riconosceva il valore fondante del Cattolicesimo, visto non solo come religione ma soprattutto come modo di vivere e di pensare? E si parla poi di laicità positiva e dell'ora di religione islamica! Cosa diranno i finiani ora? Una cosa è certa: io il Crocifisso lo difenderò sempre. Anche a costo di essere emarginato e di sentirmi dare del retrogrado e dell'antiquato. Io alla mia storia e alla mia identità non ci rinuncio!
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