mercoledì 14 ottobre 2009

Ma nessuno si ricorda di Buttiglione?

La legge sui Gay è morta, evviva la legge! Almeno così si potrebbero sintetizzare le tumultuose ore seguite all'affossamento sulla lege anti-omofobica da parte di Pdl, Udc, Lega e (lasciatemelo dire) Pd. Accuse e insulti a ripetizione (manco ci fosse stato un colpo di stato!) tra entrambe le parti, lo sfogo della Concia e il massacro mediatico della Binetti, Franceschini che cerca di rimettere pace nel proprio gruppo, l'Udc che festeggia l'approvazione della propria proposta. Sono felice che sia andata così. Ogni discriminazione è sbagliata e da condannare, ma perché picchiare o molestare un gay deve essere una colpa maggiore rispetto a una donna o a un bambino? L'Art 3 della Costituzione viene ricordato solo quando conviene? Non siamo tutti uguali davanti alla legge? Vi ricordate di Rocco Buttiglione? Il presidente dell'Udc nel 2004 fu incluso nella lista dei commissari europei da Barroso. Ma i sinistri difensori della libertà personale misero Buttiglione sulla graticola perché aveva osato esprimere liberamente il proprio pensiero:
I bambini che hanno solo una madre e non hanno padre sono figli di una madre non molto buona. E i bambini che hanno solo un padre non sono bambini perché un uomo da solo può fare un robot. Ma non può fare bambini.
It seems to me that the dilemma caused by trying to separate faith from politics is greater than that of trying to combine them. In fact, fundamentally I believe that that dilemma is irresolvable. Separating them means the institutionalising of a kind of hypocrisy – a politician may appeal to his faith when standing for election, but cannot be held to it when making policy. The dilemma is no less resolvable for someone who arrives in public life with a secular philosophy.
Che ve ne pare? Per la libertà solo se corrisponde alla propria. Se un cattolico si permette di votare secondo coscienza si viene puntato come attentatore dei diritti altrui! Ma è peggio di un partito stalinista! La libertà è il diritto di ciascuno di esprimere le proprie idee e professare le proprie dottrine senza censura di alcun tipo. Così se io non impedisco a un omosessuale di fare quello che vuole, loro non devono criticare chi, come me, difende l'uomo e la natura.

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