Oggi Vittorio Feltri sbatte un titolone enorme sulla prima del Giornale: "Questo è un golpe. Difendiamoci". Non è certo la prima volta che si agita lo spauracchio di elezioni anticipate, ma il mastino Vittorio stavolta ne è certo: dietro al mega risarcimento di 750 milioni di euro comminato a Fininvest, si nasconderebbe un piano eversivo giostrato da Sinistra e Poteri Forti per sostituire Berlusconi. Terrore più che comprensibile se si somma la multa stellare al successone della manifestazione per la libertà di stampa e al fatto che domani che la Corte Costituzionale si pronuncerà sulla costituzionalità del Lodo Alfano. Roberto Arditti sul Tempo non esclude la possibilità di un prossimo ritorno alle urne e invita il Centrodestra a mobilitarsi in questo senso. Stesso discorso da parte del Foglio che prospetta gli scenari futuri conseguenziali a un'eventuale bocciatura del Lodo salvapremier, dentro e fuori il Pdl. Ad agitare le acque ci si mette anche Rutelli che sogna "un governo del presidente non politico", preludio a alleanze di nuovo conio. Fabrizio Cicchitto e Gaetano Quaglierello pensano allora alle contromosse: "Pronti a scendere in piazza per Silvio", mentre Minzolini, in barba all'imparzialità del TG1, ha preso la parola per definire "incomprensibile" il motivo della manifestazione del 3 ottobre. E poi mi si dice che le televisioni sono bipartisan... Non so se dietro queste mosse ci sia davvero una manovra eversiva. Potrebbero essere solo illazioni. Di certo uno scenario come questo aiuterebbe di molto il progetto del Grande Centro, mettendo in moto il Partito del Buonsenso. In quel frangente il Partito della Nazione svolgerebbe un ruolo clou: allargati i propri gruppi parlamentari influirebbe fortemente sulla scelta del Presidente di Transizione. Chi vive vedrà.
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